I sei "virtuosi"
- carloremenyi
- 12 ott
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Dei regimi inclusi nell'elenco dei ... virtuosi, o se preferite della vergogna, va detto che quello saudita è fondamentale per gli americani per il servilismo esibito in questi decenni e l'ampia quantità di petrolio fornito agli Stati Uniti.
Il regime degli al Khalifa nel Bahrain pesa in quanto ospita la Flotta statunitense che pattuglia le acque del Golfo e reprime come nessun altro la propria popolazione sciita, che è nettamente maggioritaria.
Il Cairo di oggi è la brutta copia di quella che fu una volta l'Egitto di Gamal Abdel Nasser, annotazione con cui ho già detto tutto.
Ai governanti degli Emirati calza a pennello la definizione "si è aperta la porta, non è entrato nessuno", ma sono straricchi di greggio a cui aggiungono i vari commerci.
La Giordania è una nullità diventata un fattore determinante per merito di re Hussein.
La sua popolazione è a maggioranza di origine palestinese, ed è retta da una dinastia, quella Hashemita, che in fatto di totale assenza di scrupoli e asservimento all'Occidente compete per il primato di traditore number one con gli al Khalifa di Manama.
Infine il Qatar, che vive bene grazie alle ingenti risorse di gas naturale, che ha avuto la geniale idea di voler apparire agli occhi dell'opinione pubblica, Araba e Nazionale, come strenuo difensore della causa palestinese, inventando al Jazeera e accogliendo i dirigenti della Resistenza palestinese di Hamas condannati a morte, dove le stesse case assegnate agli illustri rifugiati si reggono in piedi con i muri strapieni di microfoni.
12 ottobre 2025




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