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Il calendario in Palestina da qui a 48 ore

  • carloremenyi
  • 12 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

L'intesa concordata con la mediazione americana per fermare l'aggressione giudea alla striscia di Gaza prevedeva un arresto dell'offensiva armata e un primo ritiro.

Questo è avvenuto: in certi casi le unità terroristiche con la stella di Davide hanno ripiegato di dieci - quindici metri.

Ora, si passa alla fase due: il rilascio degli ostaggi sionisti prelevati e in custodia della Resistenza palestinese.

Si pensa che siano 48, di cui 20 vivi, gli altri nelle casse.

Il funzionario sionista Gal Hirsch (al centro nella foto) ne è l'incaricato e risponde direttamente all'immondo.

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Il loro rilascio dovrebbe avvenire nella mattinata di domani, qualcuno ipotizza già da questa sera.

Il problema consiste nell'individuarli e raccoglierli.

Una volta riconsegnati, si passa alla liberazione dei detenuti palestinesi.

Si tratta di 1700 sequestrati nella striscia di Gaza, per punire e terrorizzare la popolazione, e di 250 motivati, politicamente impegnati, i cosiddetti prigionieri politici o della sicurezza, tra cui figure della Resistenza condannati a molteplici ergastoli.

Complessivamente 1950 persone.

Sembra tutto facile, ma i rischi si nascondono nei dettagli.

12 ottobre 2025

 
 
 

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